Indagine Demopolis in occasione della Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza – 20 novembre 2022.

Sta nascendo una nuova consapevolezza, una motivazione profonda, una sfida comune nei confronti di un futuro che appartiene, oltre che ai nostri bambini e ragazzi, a tutti noi.
In occasione della Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (20 novembre), l’impresa sociale Con i Bambini ha presentato nei giorni scorsi la IV edizione dell’indagine “Gli italiani e la povertà educativa minorile”, in collaborazione con l’Istituto Demopolis. Oltre tremila intervistati tra insegnanti, genitori di figli minorenni, rappresentanti ed operatori del Terzo Settore, che ogni giorno affrontano e si misurano con il mestiere più difficile del mondo: la crescita, in un mondo sempre più complesso e veloce.
“Quanto futuro perdiamo? La scuola e la comunità educante nel Paese” è un prezioso lavoro di ascolto e di condivisione che ci consegna un’Italia più consapevole che non spetti esclusivamente alla scuola presidiare la crescita dei nostri ragazzi, ma anche alla comunità educante intesa come gruppo di riferimento territoriale partecipe delle loro difficoltà e disagi, soprattutto nelle aree più abbandonate e isolate del Paese.
Qualcosa quindi è cambiato, e lo avvertiamo tutti.
Sempre più ragazzi restano indietro senza sostegno, senza attività di recupero, isolati e inconsapevoli.
Malgrado la campanella sia tornata tutti i giorni a suonare con le mascherine slacciate e il distanziamento tra banchi pressoché annullato, l’Italia post Covid si trova impreparata e a tratti spaventata da una realtà giovanile sempre più complessa, frammentata e distaccata dalla realtà.
Il primo dato allarmante è che nell’ultimo anno scolastico segnato dalla presenza del COVID oltre 80.000 studenti non hanno raggiunto una frequenza scolastica sufficiente per venire scrutinati, pertanto sono stati bocciati per le troppe assenze e non per i brutti voti.
Un dato senza precedenti.
Lo smartphone ha senza dubbio unito i nostri figli durante la pandemia con le chat, i messaggi vocali e le videocall ma oggi si è trasformato in uno strumento altrettanto pericoloso di divisione e di isolamento, un piccolo mondo virtuale in cui i ragazzi si rifugiano per non affrontare la realtà o peggio ancora non riuscire più a viverla.
La maggiore preoccupazione registrata dall’indagine vede il 76% degli intervistati angosciato dal fenomeno della violenza giovanile e delle baby gang, ma anche dagli episodi di bullismo e cyberbullismo, oltre al consumo di alcol e droga (63%).
A queste si accompagnano le ben note emergenze che vedono l’assenza di strutture ricreative (cinema, campi sportivi, asili nido, ecc.), edifici scolastici vecchi e pericolanti, mancanza di attività di recupero per i ragazzi in difficoltà, docenti non motivati ed abbandono scolastico i grandi fattori irrisolti con cui ogni giorno siamo costretti a misurarci.
Chi partecipa a iniziative extrascolastiche, infatti, sviluppa un maggior legame con il territorio in cui vive, sicurezza personale, autostima, rispetto per le regole e per i compagni, interesse per ciò che lo circonda, senso di responsabilità singola e collettiva.
Per questo motivo la comunità educante stabile risulta fondamentale quanto la scuola, perché crea un sentiero comune in cui istituzioni, parrocchia, famiglia, associazioni, e comitati di quartiere si trovano a dialogare e costruire percorsi didattici, spazi da condividere, iniziative comuni per e con i ragazzi.

IF e la sua comunità educante è accanto ai giovani nel loro percorso scolastico ed extrascolastico, e si impegna a non lasciare solo chi resta indietro.

Indagine Demopolis

Prima decade mese di novembre 2022

3.540 intervistati su scala nazionale

https://www.conibambini.org/2022/11/16/quanto-futuro-perdiamo-presentata-lindagine-demopolis/
Link presentazione indagine:
https://www.radioradicale.it/scheda/683144/presentazione-dellindagine-con-i-bambini-demopolis-quanto-futuro-perdiamo-gli-italiani